
Qualità dell’aria … in auto
Nella nostra quotidianità pensiamo ad una buona alimentazione, a mangiare bio, ad andare in palestra e a dedicarci rilassanti e rigeneranti weekend in montagna o in un centro benessere per disintossicarci dallo stress e dallo smog. Ma lo sai che il nostro corpo, ogni giorno, si nutre circa 200 volte in più di aria che di cibo?
Ci sono alcuni aspetti che passano inosservati perché risultano naturali e quindi scontati, uno di questi è proprio l’aria che respiriamo.
L’Organizzazione Mondiale della Salute ha registrato che circa 9 persone su 10 respirano aria con alti livelli di inquinanti. L’inquinamento domestico e quello atmosferico ambientale causano circa 7 milioni di vittime all’anno. Vi è quindi una relazione tra morti premature e aria malsana. Le alte concentrazioni di particolato fine (PM10 e PM 2,5), composto da solfato, nitrati e black carbon sono tra le principali cause di morti premature. Respirare aria non pulita significa aumentare i rischi di contrarre malattie gravi, non solo a livello respiratorio ma anche cardiovascolare. Tra i disturbi più diffusi ci sono le tracheiti, le bronchiti, le allergie respiratorie e l’asma bronchiale, mentre nei casi più gravi si può arrivare anche allo sviluppo di tumori polmonari, cardiopatie, ictus e danni cognitivi e mentali. Lo stesso studio dell’OMS ha rilevato, infatti, come respirare aria sporca e malsana abbia spesso un’incidenza nell’aggravamento dell’Alzheimer.
Tra i soggetti più vulnerabili ci sono ovviamente i bambini, maggiormente esposti alle infezioni delle prime vie aeree e alle allergie respiratorie, gli over 70 e i soggetti fragili.
L’attenzione alle tematiche legate alla salute personale e all’igiene – anche a scopo precauzionale – ha assunto negli ultimi anni sempre maggiore rilevanza.
I nemici invisibili: i bioaerosol
In questo contesto vi sono numerosi studi che mettono in evidenza queste tematiche e ci mettono al corrente di alcuni nemici invisibili, dannosi per la salute delle persone.
Questi nemici invisibili, nel campo scientifico, sono chiamati tecnicamente bioaerosol e sono delle particelle sospese nell’aria. Questi microrganismi sono talmente piccoli da essere facilmente inalabili e quindi possono provocare problemi all’apparato respiratorio, non solo di allergici e asmatici!
Tra questi bioaerosol nello specifico possiamo individuare:

Inquinamento atmosferico
Il rapporto “Qualità dell’aria in Europa 2022” redatto dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) ci riporta i seguenti impressionanti numeri:
- Almeno 238.000 (48.600 in Italia) sono le persone morte prematuramente a causa dell’esposizione all’inquinamento da particolato fine (PM 2.5)
- 49.000 (9.600 in Italia) i decessi prematuri a causa dell’inquinamento da biossido di azoto (NO2)
- 24.000 (13.600 in Italia) per l’esposizione all’ozono (O3)

Batteri, fughi e muffe
Questi nemici invisibili si depositano sulle superfici con cui noi entriamo a contatto, entrano nelle nostre case e arrivano anche all’interno dell’abitacolo del veicolo. È stato rilevato che il volante è 4 volte più sporco di un bagno pubblico. L’analisi effettuata da CarRentals.com ha rilevato che nell’abitacolo possono annidarsi fino a 700 tipi di diversi batteri e alcuni sono molto dannosi per la salute.

Virus
I virus vengono veicolati dalle persone e per combattere questi nemici invisibili, soprattutto in periodo di paura come durante la pandemia, l’utilizzo inadeguato delle sostanze chimiche ha generato un nuovo problema: l’intossicazione. Utilizzare i prodotti nel modo corretto e conoscere i pittogrammi riportati sui flaconi è quindi fondamentale.
Quali sono le conseguenze e i sintomi?
La concentrazione di bioaerosol può causare diverse patologie a carico dell’apparato respiratorio come:

Chi colpisce?
I soggetti più a rischio, nella quale vi è una maggiore probabilità di insorgenza o riacutizzazione di patologie respiratorie, sono:
- Uomini
- Over 50 (più del 70% dei casi ha più di 50 anni)
- Tabagisti
- Affetti da malattie croniche
- Diabete
- Immunodeficienza
- Neoplasie
Questi studi dimostrano che il tema dell’aria inquinata non è più un tema che deve interessare solo allergici e asmatici. I bioaerosol sono nemici di tutti: bambini, over 60, sportivi, lavoratori, amanti del mangiare sano, soggetti fragili e allergici.
La qualità dell’aria è importante nell’outdoor come nell’indoor!
Negli spazi indoor, come la casa e l’ufficio dove si lavora, l’inquinamento è 5 volte superiore rispetto all’esterno (outdoor). Tra questi spazi chiusi non bisogna sottovalutare anche l’auto o il camion: la normativa VDI/ZDK 6032 raccomanda la pulizia del box filtro abitacolo e dell’evaporatore ogni di 6 mesi per i camion, mentre ogni 12 mesi per l’auto.
Alcuni usano l’auto per raggiungere il luogo di lavoro, altri per lunghe trasferte o continui spostamenti, altri ancora se ne servono per portare i bambini a scuola o il cane dal veterinario. Si prende l’auto per andare in palestra, per andare in vacanza, o per percorrere quei 500 m che non si ha né la voglia né la forza di fare a piedi.

TUNAP ha deciso di unire le forze con il S.I.S. 118. Il Dott. Mario Balzanelli, presidente della società scientifica riconosciuta dal Ministero della Salute, ha redatto un report che parla dell’importanza di prendersi cura della propria salute anche negli spazi piccoli come l’abitacolo di un’auto o di un camion
- Da una ricerca sulle abitudini degli europei, svolta dall’Istituto CSA Research e presentata al Salone di Parigi, è emerso che gli italiani trascorrono in media, nell’arco della propria vita, 5 anni e 7 mesi a bordo di un’auto, dei quali 3 anni e 6 mesi in qualità di guidatori. Dati che superano la media europea di 4 anni e 1 mese.
- Nel corso della nostra vita in auto ascolteremo musica a tutto volume 3.918 volte; canteremo 3.917 volte; berremo 3.642 volte; parlotteremo da soli 2.817 volte; baceremo 2.432 volte.
- In 10 minuti respiriamo 70 litri di aria che dall’esterno entrano nell’impianto di climatizzazione.
Purtroppo, possiamo influire raramente sulla qualità dell’aria che respiriamo, ma uno dei pochi luoghi è proprio nel veicolo e quindi nell’impianto dell’aria condizionata.
Quanto è pulita la tua auto?
Esattamente come in qualsiasi altro ambiente, anche in auto si annidano batteri, polveri, acari, funghi e odori sgraditi.

CarRentals.com, un sito web americano specializzato nel noleggio auto, attraverso una ricerca ha dimostrato che i germi presenti all’interno di un’automobile possono superare di ben 4 volte quelli che si trovano in un wc pubblico. Una ricerca dell’Università di Salford (Greater Manchester) ha evidenziato come la percentuale di sporco all’interno dell’abitacolo di un’auto è il 55% più alta delle tastiere dei computer che abbiamo a casa o in ufficio e 2.144 volte superiore a quella degli smartphone, con una media di 200 germi viventi per pollice quadrato nella sola area del freno a mano.
Ma non solo, il tempo e le condizioni climatiche, sporco, agenti contaminanti, pollini e allergeni si accumulano attorno al filtro abitacolo e nelle lamelle nell’evaporatore. Come tutti i dispositivi tecnologici, anche l’impianto di climatizzazione ha quindi bisogno di pulizia e manutenzione costanti per garantire la salute di guidatore e passeggeri. Germi, funghi e batteri, infatti, si annidano con facilità nell’impianto clima e all’interno dei canali di passaggio dell’aria, rendendo l’aria che respiriamo all’interno della macchina non sana.

Tre accorgimenti per respirare aria pulita in auto

Pulire frequentemente l’abitacolo
Proprio come una casa, anche il veicolo ha bisogno di essere pulito per rimuovere polvere e batteri che si depositano sulle superfici.

Sostituire il filtro aria dell’abitacolo
Il filtro abitacolo va cambiato almeno una volta all’anno: è indispensabile per ridurre al minimo le sostanze inquinanti che, dall’esterno, entrano nell’abitacolo.

Pulire l’impianto dell’aria condizionata
Per evitare l’accumulo di sporco e la prolificazione di funghi e batteri è consigliato pulire anche il climatizzatore e il box porta filtro abitacolo.


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